Centro Ufologico Nazionale

A proposito degli UFO...


É passato mezzo secolo da quando le incredibili dichiarazioni del pilota civile americano, Kenneth Arnold, sconvolsero l'America e il mondo intero e costrinsero l'opinione pubblica ad aprire gli occhi sulla realtà del fenomeno UFO.
Un fenomeno che ben presto sarebbe dilagato a macchia d'olio in tutto il pianeta.

L'episodio è dei più noti.
Il 24 giugno del 1947 l'allora 32enne Arnold (brillante uomo d'affari dell'Idaho), in volo sopra lo Stato di Washington con il suo piccolo aereo privato, vide una squadriglia di nove oggetti dalla forma vagamente discoidale che sfrecciavano nei pressi del Monte Rainier a una velocità incredibile per quell'epoca.
Prendendo alcuni punti di riferimento geografici e controllando l'orologio posto sul suo cruscotto, Arnold stimò infatti che gli strani oggetti dovevano volare a più di 2600 km/h, una velocità corrispondente a tre volte quella raggiunta dagli aerei a reazione che in quegli anni cominciavano a essere sperimentati...

La stima era senz'altro approssimativa, e c'è da chiedersi per quanto tempo gli oggetti vennero effettivamente osservati dal pilota che pretese addirittura di stabilirne il diametro intorno ai 15 metri, pur trovandosi, per sua stessa ammissione, a una distanza di oltre trenta chilometri dall'insolita formazione.
Tuttavia ciò che più colpì delle dichiarazioni di Arnold fu il riferimento allo strano comportamento degli oggetti, che sembravano procedere a scatti come sassi piatti lanciati in uno specchio d'acqua. Arnold definì ancor meglio quegli aeromobili descrivendoli come dei piattini volanti (Flying Saucers in inglese).

Da allora gli UFO (acronimo per Unidentified Flying Objects, Oggetti Volanti Non Identificati) divennero popolari in tutto il mondo. Sebbene UFO, di fatto, indichi semplicemente l'avvistamento di un qualsiasi oggetto che non si riesce a classificare, nel linguaggio comune tale sigla è diventata presto sinonimo di "disco volante".
Questi dischi per alcuni non sarebbero altro che macchine o sonde aliene, a volte abitate, altre volte no, ma sempre pilotate da una mente intelligente, come si deduce dalle manovre che effettuano.

I dischi volanti hanno forme differenti. Questa apparente varietà di forme può forse essere facilmente spiegabile.
Molte di queste differenze dipenderebbero in realtà dalle diversità di percezione e dal livello culturale due testimoni, che spesso cercano di rimodellare l'oggetto osservato identificandolo in qualcosa di conosciuto. Una buona osservazione, pertanto, dovrebbe avvalersi di più testimonianze di persone presenti al fatto, possibilmente con un supporto fotografico.

I casi in cui un avvistatore riesce a documentare la propria esperienza con delle fotografia dell'oggetto visto sono certamente i più interessanti e sono stati studiati molto a fondo nei primi anni della ricerca ufologica. La facilità, però, con la quale è possibile costruire dei falsi ha in seguito costretto i ricercatori a rifiutare la fotografia come prova. Infatti, dopo i primi clamorosi avvistamenti, furono molti i giornali americani disposti a pagare profumatamente pur di avere materiale sugli UFO, soprattutto foto, indipendentemente dall'attendibilità della persona.

Nel frattempo, dopo il caso Arnold, Le testimonianze su avvistamenti di dischi e sigari iniziarono a fioccare da ogni paese.
Attualmente fra i testimoni si contano affidabilissimi piloti, astronomi e astronauti , uomini politici come gli ex presidenti degli USA Carter e Regan e il principe Carlo d'Inghilterra, tutti più o meno direttamente autori d'inchieste governative sugli UFO.

I dischi volanti sono stati visti, filmati e immortalati in ogni parte del mondo tanto da rendere assai improbabile l'ipotesi che si tratti di burle o di allucinazioni. E, contrariamente all'opinione comune, sono stati studiati a fondo da persone altamente qualificate.
La catalogazione organica del materiale ufologico, dopo le prime grosse ondate americane degli Anni 50 e 60, venne demandata a una particolare commissione d'inchiesta, battezzata Project Blue Book (Progetto del Libro Azzurro) e creata in seno all'aviazione militare. Fra i membri della commissione vi erano militari e scienziati, tra cui Joseph Allen Hynek, un astronomo ultrascettico, incaricato di fare luce sulle periodiche apparizioni degli strani oggetti.

Paradossalmente, fu proprio questo scienziato ortodosso a divenire il primo acceso sostenitore dell'ufologia.. Per oltre un ventennio consulente scientifico della U.S. Air Force, Hynek, dinanzi all'evidenza dei fatti, finì gradualmente col mutare la sua posizione sul fenomeno UFO da scettico a credente, arrivando perfino ad abbandonare l'incarico governativo, per fondare, assieme alla moglie, un proprio gruppo d'indagine privato al di fuori da qualsiasi tipo di condizionamento, politico, militare e accademico.

Hynek è universalmente riconosciuto come il più autorevole e rigoroso pioniere degli studi ufologici, tanto che, attualmente, in tutto il mondo si utilizza la particolare classificazione da lui inventata, per schedare gli avvistamenti. Secondo la tipologia Hynek, abbiamo gli Incontri ravvicinati di I°, II° e III° tipo.

Gli incontri ravvicinati di I° tipo comprendono gli avvistamenti a distanza ravvicinata, in cui l'UFO non ha alcun contatto nè con l'ambiente nè col testimone, almeno in maniera percepibile. L'osservatore nota dunque un oggetto, sia esso un disco metallico diurno, una enigmatica luce notturna o un bolide infuocato, non riconducibili ad alcunché di conosciuto.
Il testimone deve essere pertanto abbastanza vicino all'oggetto, quand'anche questo sia alto in cielo, in maniera tale da poterne discernere accuratamente i particolari. Questo per evitare di scambiare per UFO Venere, un pallone-sonda o un aereo convenzionale.
Seguendo tali direttive, cioè l'osservazione ravvicinata, le possibilità d'errore sono ridotte al minimo. Facciamo alcuni esempi.

Rouen. 5 marzo 1954. Un pilota francese, J. Trent, riprende un disco a forma di piatto. La foto è relativamente nitida. L'osservazione dei dettagli buona.
Sulla calotta del disco si scorge un'antenna, identica a quella scorta sopra un disco volante comparso nel maggio 1950 sopra la cittadina statunitense di McMinville. All'epoca, Trent era riuscito a scattare un'immagine. Il raffronto fra due foto così distanti nel tempo e nello spazio, pur non essendo deciso, è comunque interessante poichè potrebbe costituire una prova della genuinità degli avvistamenti.

Santa Ana, California. Il 3 agosto 1965 Rex Heflin, un ispettore stradale, fotografava un disco lucente che sembrava inseguire la sua vettura. L'analisi delle ombre nella foto escluse il fotomontaggio. La forma dell'oggetto era poi ricorrente.

Confrontiamo due UFO campanulari.
L' 11 ottobre 1974 il giovane Kazuhiko Fujimatsu riprendeva un oggetto simile a una campana che si librava sopra le case e in seguito iniziava a scendere con un movimento oscillante, a foglia morta.
Un UFO non molto dissimile era stato immortalato nel parco del Tiorati Lake (New York), presso il Monte degli Orsi, il 10 dicembre 1966. Foto analoghe sarebbero poi arrivate dalla Polonia dove un UFO a campana, sarebbe apparso, sempre sopra un monte, nella zona di Muzyna.

L'incontro ravvicinato di II tipo si ha quando l'UFO interagisce con l'ambiente, ovverosia lascia tracce fisiche del suo passaggio su cose, persone o animali.
Spesso questi sono i casi più interessanti , poichè esistono delle prove tangibili del passaggio di un UFO, prove da portare in laboratorio.
Così si è espresso Hynek al riguardo:

    "Qui l'UFO interagisce con l'ambiente e spesso anche con il testimone.
    L'interazione può avvenire con la materia inanimata, come quando l'UFO produce buche o segni circolari sul terreno, oppure con la materia animata, se, per esempio, influisce sugli animali, i quali a volte avvertono la presenza dell'Ufo ancor prima dei testimoni umani.
    Anche gli uomini possono subire alterazioni fisiche, come mostrano i molti casi di ustioni, paralisi temporanee, nausee, congiuntiviti.

    Ma, per poter dire che ha avuto luogo un incontro del II tipo, bisogna stabilire con certezza la presenza dell'UFO nel luogo in cui gli effetti fisici sono stati osservati.
    Così, per esempio, se si osserva un segno circolare bruciato nel suolo, questo deve trovarsi nel punto esatto in cui L'UFO è stato visto decollare, oppure, se, si ha un'interferenza nel sistema d'accensione di un'auto, questa deve verificarsi nel momento e nel luogo in cui è stato avvistato un UFO. Campioni di suolo e piante bruciate vengono così sottoposti a esami per determinare che cosa ha causato l'incendio, quale pressione è stata necessaria per produrre l'impronta lasciata nel terreno e quali mutamenti chimici hanno avuto luogo in quest'ultimo, cofrontandolo con campioni di controllo raccolti nelle vicinanze.

    Finora nessun pezzo d'UFO è mai stato autenticato, ma gli effetti della presenza di un UFO sono stati ampiamente provati. Un catalogo di oltre 800 casi in cui un UFO è stato veduto e ha lasciato tracce fisiche è stato compilato da Ted Phillips, e il numero continua a crescere..."

Così scriveva Hynek nel 1977 nel suo Rapporto sugli UFO, considerato dagli ufologi un manuale di metodologia d'indagine. I risultati di Phillips, reperibili attraverso il Centro Studi UFO di Evanston, nel frattempo sono aumentati enormemente.

E veniamo agli incontri ravvicinati del III tipo. Questi sono senz'altro i più appassionanti, in quanto lasciano libero sfogo alla fantasia. E per questo, da un punto di vista strettamente scientifico, sono a tratti controproducenti.

Gli incontri del III tipo prevedono l'apparizione di un extraterrestre (o alieno, o entità animata), in genere accanto a un UFO.
Al riguardo Hynek commentava :

    "Qui abbiamo non solo un incontro ravvicinato con un UFO, ma anche con i suoi occupanti, o ufonauti.
    Ciò ci pone di fronte all'aspetto più sconcertante del fenomeno UFO: l'evidente presenza di un'intelligenza diversa dalla nostra, un'intelligenza che possiamo riconoscere ma non comprendere.
    Centinaia di incontri ravvicinati del III tipo sono stati segnalati in tutto il mondo negli scorsi decenni. Un catalogo di oltre mille casi è stato compilato dal Bloecher, catalogo che diventa sempre più voluminoso.

    Anche gli UFO delle altre categorie sembrano guidati da qualche intelligenza. Senza dubbio la loro azione non appare causale, ma quasi programmata o pianificata.
    Secondo quanto riferiscono i testimoni, gli UFO seguono a distanza gli aerei e le auto, preferiscono di solito le ore notturne, solitamente, anche se non sempre, evitando le folle e le aree urbane, facendo rapide apparizioni locali, invece di muoversi per vaste aree del paese..."

In realtà, negli ultimi anni, soprattutto dal 1989 in poi, gli UFO sarebbero diventati più spudorati e avvistamenti di massa sarebbero stati segnalati in molte parti del mondo.

Gli scettici cercano di ricondurre il fenomeno UFO a qualche evento già noto, ipotizzando una serie di spiegazioni convenzionali.
Di fatto, gli ufologi sanno benissimo che solo il 5 per cento degli avvistamenti restano inspiegabili, il che corrisponde a circa centomila casi, negli ultimi quarant'anni. Già le prime commissioni d'inchiesta americana avevano dovuto prendere atto di ciò.
Il progetto di ricerca governativa Grudge, istituito dai servizi segreti statunitensi nel 1949 e sostituito nel 1969 dal già citato Project Blue Book, aveva analizzato migliaia di casi. Per oltre 11.000 di essi fu trovata una spiegazione convenzionale senza insomma che vi fosse necessità di coinvolgere macchine volanti extraterrestri. Ciònonostante, spesso a seguito di una cattiva informazione, i giornalisti e gli scettici tendono a liquidare gli avvistamenti UFO con una serie di spiegazioni ormai ricorrenti.
Vediamole.

Pallone sonda. Si tratta di un pallone stratosferico, riempito di gas e alla cui base vengono legati degli strumenti di rivelazione meteorologica.
Compito del pallone, raccogliere informazioni sulle condizioni atmosferiche per le previsioni del tempo e per dati statistici.
Tali palloni, se illuminati dal sole, possono sembrare brillanti. Raggiungono quote di 20-40 Km, poi si sgonfiano e lentamente scendono a terra. Possono dare l'impressione di un UFO in quanto troppo bassi rispetto alle stelle. Ma è facile identificarli, in quanto restano immobili nel cielo, anche la notte, allorché splendono di luce riflessa (in genere non oltre le ore 23.00).

Venere. Uno dei nove pianeti del sistema solare. La sua luminosità, a volte piuttosto forte, ce lo fa apparire come un punto immobile nel cielo.

Stelle. In particolare Sirio, la stella che per prima compare nel cielo. Se noi fissiamo troppo a lungo una stella, si verifica il fenomeno detto effetto auto-cinetico.
Poichè l'occhio non è ancora abituato al buio si sviluppa una maggiore sensibilità della parte esterna dello stesso. In questo il testimone subisce un'illusione ottica: la luce osservata sembrerà pulsare muoversi e cambiare colore, mentre in realtà si tratta di un banale affaticamento della pupilla.

Gas ionizzato. Spesso, per esperimenti ad alta quota, gli aerei rilasciano delle nuvole di gas ionizzato, molto lucente e dalla forma indefinita, facilmente scambiabile per qualcosa di simile ai dischi volanti.

Altre possibilità. Uccelli e formazioni d'insetti che, casualmente, possono disporsi dando l'impressione di una massa compatta.
Satelliti, Stelle cadenti.
Aerei visti in lontananza.
Vertiplani o aerei sperimentali a decollo verticale.
Elicotteri.
Palloni pubblicitari ( gli UFO-solar, in Italia messi fuori legge da alcuni anni).
Dirigibili (estremamente rari).

Armi segrete. Quest'ultima spiegazione è alquanto ambigua, in quanto per anni sia gli americani che i russi furono convinti che i dischi volanti altro non fossero che armi segrete del blocco avversario. Questo poteva essere vero solo in parte, interpretando letteralmente la sigla UFO come oggetto volante non identificato.
Il misterioso aereo invisibile Stealth, sperimentato a più riprese nel deserto del Nevada, e utilizzato in Kuwait durante la Guerra del Golfo, in passato era stato additato dalla stampa come UFO.
Similmente la misteriosa medusa di luce vista sopra Petrozavodsk, URSS, nel 1977 e volutamente fatta passare per UFO altro non era che l'effetto dell'esplosione ad alta quota di un missile sperimentale sovietico. Nel passato entrambi i governi hanno coperto esperimenti militari lasciando credere, con fasulli dispacci stampa, che si trattasse di macchine extraterrestri.
Se intendiamo, invece, la parola UFO nel senso di disco volante, dobbiamo concludere che questi fantomatici mezzi non possono essere assolutamente armi segrete terrestri per una considerazione piuttosto semplice: le incredibili prestazioni di queste macchine (decollo verticale, virate a 360°, ipervelocità) avrebbero certamente reso la nazione costruttrice in grado di operare una supremazia completa nel mondo.
Immaginiamo un ordigno volante carico di armi atomiche, pronto a comparire su un qualsiasi centro abitato, eludendo i radar e i caccia d'intercettazione. Non stupisce il fatto che tuttora le grandi potenze stiano cercando di carpire tale segreto. Recenti documenti hanno persino dimostrato che Stalin, preoccupatissimo dell'apparizione degli UFO sulla sua nazione, temendo una nuova arma americana, aveva disposto una speciale commissione d'inchiesta. Quando agli scienziati sovietici fu presto evidente che tali mezzi non potevano essere terrestri, nè tantomeno americani, "Stalin fu enormemente sollevato"...
Negli anni Settanta l'ufologo e scienziato Ray Stanford, dopo aver visionato un suo filmato in cui comparivano velocissimi sigari volanti, aveva dichiarato: "Se si tratta di armi sovietiche, che Dio aiuti il mondo libero. E se si tratta di armi americane, che Dio aiuti i sovietici..."
Invece, nonostante le molte guerre combattute in questi anni e segretamente sovvenzionate dalle due superpotenze (Corea, Vietnam, Nicaragua, Afghanistan), nessun disco volante battente qualsivoglia bandiera è mai intervenuto direttamente in un conflitto. La provenienza non terrestre di questi aereomobili, avvistati anche, come vedremo, nei secoli passati, parrebbe certa, come certo è che non si tratta di armi segrete più o meno convenzionali.

Vediamo adesso assieme alcune tipologie di incontri ravvicinati non spiegabili razionalmente con nessuna delle ipotesi precedentemente citate. Abbiamo volutamente tralasciato le spiegazioni di tipo psicologico vista l'integrità fisica e mentale dei testimoni.

Incontri di I tipo.
13 agosto 1956, tra le 21.20 e le 3.30 in Inghilterra , presso LakenHeath-Bentwaters. Testimoni alcuni piloti le cui generalità, comprensibilmente, non possono essere indicate.
Ecco il resoconto del capo-operatore del Centro di controllo del traffico aereo, secondo gli studi della Commissione Condon:

    "Ricevetti una chiamata su una linea diretta.
    Era l'operatore radar di Sculthorpe, che mi chiedeva se sui nostri schermi fosse apparso un bersaglio che si muoveva a una velocità di 6.400 Km/h. Il loro radar l'aveva seguito. Il bersaglio era passato direttamente sopra la loro stazione, venendo avvistato dalla torre come una semplice luce indistinta.
    Anche l'equipaggio di un C47 in volo sulla base a una quota di 1500 m. aveva segnalato di aver visto la luce indistinta passare sotto l'aereo.
    Un nostro operatore notò un bersaglio stazionario su tutti gli schermi per parecchi minuti, quindi il bersaglio cominciò a muoversi a una velocità di 700-1000 Km /h. Non ci fu nessuna accelerazione o decelerazione; la velocità del bersaglio rimase costante dall'istante in cui si mosse a quello in cui si fermò"
Quest'ultimo dato è importantissimo, in quanto esclude qualsiasi velivolo terrestre conosciuto.
L'osservazione della luce insolita, l'ordigno, è suffragata da parecchie testimonianze radar-visuali, oltre che ottiche.
Non solo, l'improvvisa velocità dell'oggetto ancora una volta lascia pendere l'ago della bilancia sulla spiegazione non terrestre.
Trattandosi di un caso riguardante piloti (qui presentato in estratto), la credibilità dei testimoni è assai elevata.

Incontro del II tipo.
Il 23 novembre del 1957 un tenete dell'UASF stava rincasando, tornando dall'aeroporto di Newcastle e si trovava a circa 50 Km da Tonopah, quando il motore della sua auto si bloccò inspiegabilmente.
In quel momento si udì un suono sottile e acuto. Alzati gli occhi, l'uomo scorse quattro oggetti discoidali, larghi 15 metri, posati al suolo. Emettevano una luce propria che li faceva splendere vividamente. Avevano una cupola trasparente e tre cuscinetti d'atterraggio. Intorno al bordo esterno, un anello che sembrava ruotare.
Come in trance, l'uomo si avvicinò agli oggetti. Giunto che fu a una cinquantina di metri dal più vicino, udì un ronzio talmente forte da riuscire quasi insopportabile. In quel momento gli oggetti si levarono dal suolo, sorvolarono l'autostrada e le alture vicine e scomparvero.
Sulla sabbia erano rimaste parecchie impronte leggerissime, a forma di conca e di contorno triangolare...
Spesso, in questi casi, la zona può restare contaminata da radiazioni.
Nel luglio 1989 nelle campagne russe di Kharovsk alcuni poliziotti avevano trovato delle bruciature circolari radioattive. Quando un investigatore entrò in una di queste, l'orologio al quarzo gli si bloccò immediatamente.

Incontri del III tipo.
Come abbiamo già ricordato sono difficilmente classificabili, questo perchè il comportamento degli ufonauti è talvolta imprevedibile.
Sono stati scorti alieni scappare all'apparire dell'uomo, mentre altri dimostravano un comportamento aggressivo. Alcuni continuavano indifferenti le proprie occupazioni, altri sembravano essere atterrati per contattare una precisa persona. Alcuni rapirebbero uomini e donne per visitarli (vedi articolo sulle abductions), altri vorrebbero avere rapporti sessuali; certi regalerebbero brevetti e informazioni, cert'altri si limiterebbero ad apparire tenendo una sfera in mano e abbozzando cenni di saluto, atteggiandosi quasi a divinità...
Abbiamo preferito riservare a questa sezione un caso particolare, in cui si hanno due entità animate armate, che provocano un effetto fisico sul testimone.
Poichè i testi, quando incontrano un alieno, spesse volte sono da soli, è arduo stabilire la veridicità d'un racconto. Spesso si ricorre all'ipnosi regressiva o al siero della verità, per scoprire una eventuale frode, ma si tratta di sistemi non infallibili.
Pertanto, le testimonianze sugli incontri del III tipo, se non sussistono evidenti tracce fisiche o più testimoni dello stesso fatto, vengono sempre catalogate col beneficio del dubbio. Spesso fa testo la buona fede del testimone, anche se questa non è una prova scientifica (il testimone potrebbe ingannarsi inconsciamente) ma solo un indizio. A favore, ma per nulla definitivo.
Il 14 agosto 1947 in Italia il professor R.L. Johannis, un noto pittore e scultore, incontrava dei nanerottoli spaziali macrocefali.
L'uomo si era recato in una zona montuosa dell'Italia settentrionale per cercare dei fossili, essendo un archeologo dilettante. Mentre saliva, munito di una bisaccia e di un piccone, scorse un oggetto rosso di grandi dimensioni sulla sporgenza di una roccia. Dallo strano velivolo sporgevano due antenne. A qualche metro si trovavano due ragazzi - perlomeno così credette all'inizio il professore- che, osservatili più da vicino si trovò di fronte due piccoli umanoidi. Erano alti un metro circa, avevano la testa sproporzionatamente grande. Indossavano tute blu scuro di un materiale traslucido. Collari e cinture rosse cingevano il collo e la vita, mentre sul capo avevano dei cappucci circolari color marrone. Avevano gli occhi tondi e giganteschi e le mani come pinze, con tre dita. Le pelle era verdastra, la bocca una fessura.
Quando il professore cercò di avvicinarsi, con stupore scoprì di essere come paralizzato. Non riusciva a muovere un muscolo. Riuscì a malapena a muovere un braccio e a chiedere ai due se avessero bisogno di aiuto. I nani probabilmente interpretarono il gesto come una minaccia.
Dalla cintura di uno dei due partì un raggio che colpì in pieno l'uomo scaraventandolo a terra. Gli esserini gli si avvicinarono e afferrarono il piccone, mentre Johannis li osservava inorridito. Pochi secondi dopo le due creature risalirono sul disco, che si alzò rapidamente in volo.
Passarono alcuni minuti prima che Johannis riuscisse a recuperare l'energia sufficiente per rialzarsi. Quando si fu ripreso notò che il termos che aveva portato con sé si era rotto e che il contenitore di metallo era scomparso, assieme a una scatoletta d'alluminio, le posate e il piccone.
Era stato derubato dagli extraterrestri ...