Centro Ufologico Nazionale

Incontri ravvicinati del IV tipo


Con il termine abduction, in ufologia si è soliti designare quei casi in cui un soggetto subisce un vero e proprio sequestro di persona da parte degli occupanti dei dischi volanti.
Alcuni studiosi chiamano questo tipo di esperienze incontri ravvicinati del quarto tipo rifacendosi alla nota classificazione dei fenomeni ufologici ideata dall'illustre ricercatore americano Joseph Allen Hynek.

Il primo caso di rapimento, divenuto un classico, è l'avventura capitata nel 1961 ai coniugi Betty e Barney Hill.
Di ritorno da una vacanza gli Hill si trovavano sulla statale 3 nei pressi di Lincoln nel New Hampshire, quando videro un oggetto luminoso nella boscaglia oltre il ciglio della strada.
Incuriositi scesero dall'auto e si inoltrarono tra gli alberi. Fatti pochi passi intravidero in prossimità dell'oggetto una decina di figure che si muovevano venendo verso di loro. Terrorizzati i due tornarono in macchina e si allontanarono velocemente.
Di lì a poco udirono uno strano rumore pulsante ed ebbero la sensazione di essere seguiti.
Imboccarono così una stradina sterrata dalla quale uscirono poco dopo per ritornare sulla statale e dirigersi verso casa.

Dopo quell'esperienza Betty cominciò a soffrire di incubi notturni in cui sognava di essere trasportata a bordo del misterioso oggetto e di venir sottoposta ad analisi.
Barney invece accusò malesseri allo stomaco e un generale stato di ansia.
Il medico personale della coppia raccomandò una visita dallo psichiatra il quale diagnosticò a entrambi dei disturbi neurovegetativi e dei vuoti di memoria.

Del caso si occupò allora il dottor Benjamin Simon un noto psichiatra di Boston che sottopose marito e moglie a un trattamento di ipnosi regressiva (una particolare terapia che consente di far regredire la mente di un individuo per fargli ricordare ciò che inconscaiemte ha rimosso).
I vuoti di memoria a quel punto si colmarono rivelando insospettabili risvolti dell'esperienza.
La signora Hill confermò di essere stata rapita e di aver subìto un'accurata visita medica e suo marito fece altrettanto.

Gli esseri che li avevano rapiti erano undici e le loro fattezze erano di tipo umanoide, alti poco più di un metro e venti, con la pelle grigia e la testa grossa, una descrizione, questa, che troverà molti riscontri nelle testimonianze di altri rapiti.
Particolare curioso, la signora Hill fu in grado di riprodurre con estrema accuratezza la mappa stellare vista a bordo del disco volante che risultò poi essere la raffigurazione del sistema astrale di Zeta Reticuli.

La notizia del sequestro, resa nota da un giornalista solo nel 1966, fece scalpore perchè fino ad allora, come dimostra la nutrita casistica degli anni cinquanta e sessanta, l'attività dei dischi volanti era stata più che mai discreta e gli avvistamenti si riferivano per lo più ad oggetti in quota alquanto elusivi e difficili da intercettare.
Il caso Hill dimostrava invece che gli UFO stavano diventando sempre più sfrontati nei nostri confronti e portava all'attenzione dell'opinione pubblica mondiale i fenomeni di abduction.

L'11 ottobre 1973 a Pascagoula, nello stato americano del Mississippi, due operai, Charles Hickson e Calvin Parker ebbero un'esperienza simile a quella dei coniugi Hill ma a differenza di questi la loro memoria conservava un vivido ricordo dell'accaduto.

Anche in questo caso l'ipnosi, praticata dal prof. James Harder, fu molto utile e portò alla conclusione che i soggetti avevano vissuto un fatto decisamente fuori dal comune.
Un'ulteriore conferma venne dal lie-detector, la macchina della verità, a cui accettò di sottoporsi Charles Hickson un mese dopo. La macchina stabilì che l'operaio era sincero.

Risale invece al 1975 il caso di Travis Walton, sulla cui vicenda personale è basata la sceneggiatura del film Bagliori Nel Buio (Paramount 1993).
L'allora ventiduenne Walton che di mestiere faceva il boscaiolo venne prelevato da un disco volante di fronte a molti testimoni la sera del 18 novembre e liberato cinque giorni dopo.
Della sua esperienza Walton ricordò pochissimo ma fra i suoi ricordi non manca la solita visita medica.

In Italia vale la pena di segnalare l'insolito caso della guardia giurata genovese Fortunato Zanfretta che nel 1978 fu ritrovato in stato di shock nei pressi di una villa di Marzano di Torriglia nell'entroterra ligure.

L'uomo raccontò di avere visto un essere mostruoso alto tre metri entrare all'interno di un grosso oggetto luminoso di forma triangolare che si sarebbe poi sollevato in aria scomparendo in cielo.
Sotto ipnosi Zanfretta completò il racconto affermando di essere stato rapito dagli occupanti di quell'UFO e di essere stato sottoposto ad un'analisi medica.
Oltre al fatto che gli inquirenti trovarono tracce fisiche dell'atterraggio, la buona fede della guardia giurata fu avvalorata ancora una volta dal lie-detector che confermò la sincerità del soggetto.

Negli anni ottanta i casi di Betty Andreasson e, soprattutto, dello scrittore Whitley Strieber (autore dei best sellers Communion e Contatto con l'infinito) hanno riportato prepotentemente alla ribalta il fenomeno dei rapimenti alieni che alcuni, tra cui lo stesso Strieber, cominciano ora a leggere anche in chiave mistica.

I casi sopracitati sono i più noti e contengono diversi elementi che ci permettono di individuare delle costanti nei rapimenti. Queste costanti si possono così riassumere:

1) Il fenomeno del missing time o vuoto temporale per cui la vittima del rapimento soffre di vere e proprie amnesie circa l'accaduto, come se l'evento fosse stato rimosso, non sappiamo se inconsciamente o artificialmente, dal suo cervello.

2) I disturbi psicofisici (nausea, mal di testa, incubi notturni) che si manifestano nei giorni successivi al sequestro e che inizialmente la vittima può non collegare all'esperienza vissuta.

3) La visita medica a bordo del disco volante che è una delle più frequenti situazioni in cui il rapito viene coinvolto. In genere si tratta di una visita molto accurata eseguita forse a scopo conoscitivo o sperimentale.

4) L'aspetto fisico degli umanoidi che generalmente vengono descritti di bassa statura, macrocefali con grandi occhi da insetto bocca piccola e naso sottile.
Questi che in gergo vengono chiamati i grigi a causa del colore dell'epidermide, sarebbero a detta dei testimoni gli esecutori materiali dei sequestri e delle visite mediche. Secondo altre testimonianze, molto frequente è anche l'apparizione di individui dall'aspetto umano che sembrano svolgere la funzione di superiori dei grigi.

5) Il ricordo dell'esperienza sotto ipnosi che rappresenta uno dei metodi di indagine e verifica preferiti dai ricercatori specialisti: l'ipnosi regressiva permette al soggetto di ricordare l'evento, se è vittima del fenomeno del missing time o di ricordare più particolari se invece non soffre di amnesia.

Un'altra caratteristica comune a molti rapimenti è la presunta ciclicità degli stessi.
Molte vittime di abduction, infatti, sostengono di vivere questa esperienza periodicamente e in tal senso hanno ricordi che risalgono addirittura all'infanzia (Caso Strieber).

La metodologia di indagine in questo delicatissimo campo è più che mai controversa e deve far fronte a un'esigenza di estrema chiarezza e obiettività.
Sono credibili i testimoni?
L'ipnosi regressiva è affidabile?
A queste domande è difficile rispondere perché gli addetti ai lavori sono spesso su posizioni assai divergenti.
Un fatto è però generalmente accettato e cioè la convinzione di eminenti medici e psichiatri che la maggiorparte delle presunte vittime di rapimenti abbiano vissuto un'esperienza dai risvolti emotivi indiscutibilmente reali.
In altre parole se la vicenda da loro vissuta non ha riscontri fisici, è sicuramente accaduta nella sfera psichica.

Pazzi dunque?
Visionari?
Soggetti psicolabili coi nervi a pezzi che inventano una storia per sfogare le proprie frustrazioni?

Tutt'altro.
Nella maggior parte dei casi gli psicologi sono concordi nell'affermare che la mente di molte vittime di abduction funziona alla perfezione e non è in alcun modo intaccata da malattie psichiatriche di qualsivoglia tipo.

E ancora, è solo un caso se una ricerca medica ha stabilito che i sintomi psicologici di una vittima di abduction sono molto simili a quelli di chi è vittima di uno stupro?

Naturalmente stiamo solo parlando di sintomatologie psichiatriche e non è nostra intenzione voler mescolare due esperienze così diverse né demonizzare in alcun modo la figura dell'alieno che dopotutto, se vogliamo credere nella sua realtà oggettiva, non merita certo una connotazione così malvagia.
Vogliamo semplicemente far notare come a volte questa esperienza sia vissuta dalle vittime in modo anche drammatico, come una violazione della propria libertà, un'intrusione nell'intimo.

Dal momento che in questo ramo dell'ufologia è necessario procedere con i piedi di piombo è impossibile dare spiegazioni definitive.
Resta il fatto che le segnalazioni sono numerosissime
, nell'ordine delle migliaia in tutto il mondo e quindi ignorare il fenomeno è impossibile.

L'unica cosa che possiamo fare è cercare di raccogliere più indizi possibili nel tentativo di ottenere una visione di insieme sufficentemente logica e coerente.